La base scout di Andreis ... storia

06.05.2013 11:58

 

Tutto ebbe inizio da un evento tragico, il terremoto della sera del 6 maggio 1976 in Friuli. Si attivarono nell’emergenza tantissime persone spinte dalla solidarietà verso chi aveva perso tutto. Da quella esperienza nacque la protezione civile in Italia.

L’Association Genevoise des Eclaireurs Suisse, realizzò una raccolta di fondi a favore degli scout dell’area terremotata, la somma raccolta fu depositata presso la sede centrale di Roma dell’AGESCI. Nel 1977, con una parte della donazione, furono acquistati dei prefabbricati per le esigenze dei gruppi scout dell’area interessata dal sisma. Successivamente il comitato regionale dell’AGESCI del Friuli Venezia Giulia considerando che le sedi scout sarebbero state riaperte con la ricostruzione generale dei paesi distrutti o gravemente danneggiati, propose all’Associazione svizzera di realizzare con la somma residua l’acquisto, naturalmente nell’area colpita dal terremoto, di un terreno da destinare alle attività dei gruppi scout regionali.

Approvata l’iniziativa nel 1978 cominciò la ricerca dell’area adatta. Si realizzarono sopraluoghi in numerose zone del Friuli senza trovare la soluzione convincente finché, siamo ormai nel 1980, su indicazione dell’allora parroco dei Andreis don Piergiorgio, visitammo un sito interessante nella frazione di Bosplans di Andreis.

C’era tutto l’indispensabile per le attività scout: il torrente, i prati, il bosco, un rustico ridotto ad un rudere da ristrutturare ricco di una storia di oltre duecento anni.

Mancavano tutte le infrastrutture indispensabili compresa una stradina di accesso, il fondo era stato abbandonato da oltre venti anni.

Il Consiglio regionale dell’AGESCI, riunitosi appositamente a Bosplans, decise l’acquisto del fondo, iniziò così l’impresa della realizzazione della base scout di Andreis.

Come appariva negli anni sessanta la futura base scout.

Si decise che l’acquisto fosse realizzato dall’Ente Mario di Carpegna dato che il comitato regionale non aveva la necessaria personalità giuridica; stipulato l’atto di acquisto nel 1985 l’Ente affidò la gestione del fondo, con contratto di comodato gratuito, al comitato regionale dell’AGESCI del Friuli Venezia Giulia.

I primi anni ottanta furono dedicati alla sistemazione dei prati, di una parte del bosco, alla realizzazione della strada di accesso e delle indispensabili infrastrutture, alla progettazione della ristrutturazione del rustico e al reperimento dei fondi necessari.

Si realizzarono molteplici attività di autofinanziamento; un contributo decisivo venne dato dalla regione amministrativa Friuli Venezia Giulia che permise di completare la ristrutturazione-recupero del rustico e finalmente di inaugurare la nuova base scout di Andreis nel 1990.

Per approfondire le scelte ambientali e architettoniche su cui ci si è basati nella progettazione e realizzazione della base cliccate sull’immagine sopra riportata.

La struttura entra subito a regime, vengono realizzate tutte le varie tipologie di attività scout che vedono coinvolti i gruppi regionali, ben presto la base entra nel circuito delle specializzazioni e della formazione capi ai vari livelli divenendo un riferimento nazionale.

Si realizzano rapporti proficui con il settore dell’istruzione, parecchie classi di scuole elementari, medie e superiori frequentano ogni anno la base sviluppando attività di educazione ambientale anche in collegamento con il parco delle Dolomiti friulane. Dal 1998 vengono proposte attività collegate all’iniziativa sostenuta dal ministero dell’istruzione e dal settore specializzazioni dell’AGESCI denominato “Basi Aperte”.

 

Per la comunità di Andreis la base rappresenta un esempio di qualificazione del territorio, la presenza scout è sentita come una grande famiglia del paese; da alcuni anni organizziamo tutti assieme, a fine maggio, la manifestazione “prim tai de fen”, una festa che coinvolge con attività varie scout, famiglie, amici e paesani.

    Quando all’inizio dell’impresa (1982) decidemmo di realizzare una struttura per l’educazione che mantenesse i segni distintivi di appartenenza all’ambiente della valle di Andreis dovemmo superare qualche critica, ma oggi molte di quelle scelte si sono dimostrate valide a fronte delle sfide odierne (2008) legate all’uso ecosostenibile delle risorse vitali.

Acqua, bosco, prati, luce, rifiuti organici sono le risorse della base che si riscalda con  stufe a legna, utilizza con parsimonia l’acqua della propria sorgente, concima i prati e gli alberi da frutto  con il compost autoprodotto, ottiene una buona parte dell’energia elettrica necessaria da un impianto fotovoltaico ed è in grado di collegarsi al mondo con Internet.